Il MUOStro vicentino

Il 21 ottobre 2019, nel sito della Locheed Martin, la compagnia che ha lavorato alla realizzazione dei satelliti del sistema MUOS, è comparso un comunicato dal titolo “MUOS Secure Communications Satellite System Ready For Full Operational Use”. Nell’articolo si comunica che questa estate il nuovo sistema di telecomunicazioni dell’esercito degli Stati Uniti ha superato con successo un test operativo e di valutazione multiservizio (in gergo Mot&E ) condotto dal comandante della Marina statunitense, con la partecipazione dell’esercito degli Stati Uniti e del Corpo dei Marines. Il MUOS sarebbe pronto a rivoluzionare l’ambito delle comunicazioni sicure per le forze mobili americane e, con esso, la guerra tattica.

Il MUOS

Il M.U.O.S. (Mobile User Objective System) è un moderno sistema di telecomunicazioni satellitare della marina militare statunitense, composto da cinque satelliti geostazionari e quattro stazioni di terra (installate in Virginia, Hawaii, Australia e a Niscemi, in Sicilia), dotate di tre grandi parabole del diametro di 18,4 metri e due antenne alte 149 metri. Sarà utilizzato per il coordinamento capillare di tutti i sistemi militari statunitensi dislocati nel globo, in particolare i droni, aerei senza pilota utilizzati per operazioni di ricognizione, sorveglianza, intelligence e, se armati, anche per missioni di attacco.

Da anni i cittadini siciliani e gli attivisti No MUOS esprimono fortissime preoccupazioni riguardo le conseguenze dell’istallazione di tale sistema sulla salute umana, l’ecosistema della Sughereta di Niscemi, la qualità dei prodotti agricoli locali, il diritto alla mobilità e allo sviluppo del territorio e al diritto alla pace e alla sicurezza del territorio e dei suoi abitanti.

“Consorzio Team MUOS Niscemi”.

Lo sviluppo e la costruzione dei satelliti e delle antenne del sistema MUOS è costato oltre 3 miliardi di dollari alle casse dell’esercito statunitense. Le lucrose commesse sono state assegnate ai colossi americani dell’aerospazio e delle telecomunicazioni: la Lockheed Martin e la Boeing, per la costruzione e messa in orbita dei satelliti; la General Dynamics, per la realizzazione dei quattro terminal terrestri; la Harris Corporation per la produzione delle antenne ad altissima frequenza (UHF), la cui incompatibilità con l’uomo e l’ambiente è cosa accertata.

Per installare il terminal di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, il Pentagono ha emesso un bando del valore di 13 milioni di dollari che è stato assegnato ad un consorzio tutto italiano: il “Team MUOS Niscemi”.

Associate nel consorzio vi sono la LAGECO srl di Catania e la GEMMO spa, di Vicenza, società leader nell’installazione elettrica e nella progettazione e costruzione d’impianti civili, porti, aeroporti, strade, autostrade e tunnel. .

La sede del Consorzio “Team MUOS Niscemi”, infatti, si trova proprio ad Arcugnano, in provincia di Vicenza, all’indirizzo: Viale dell’Industria 2, che coincide con quello della Gemmo S.p.A.

GEMMO spa

La Gemmo spa, azienda arcugnanese leader nell’impiantistica e in servizi integrati multitasking con filiali in tutto il mondo, vanta antichi e consolidati rapporti con il Pentagono.

Come evidenzia nel suo blog, il noto giornalista freelance Antonio Mazzeo: “nel solo periodo compreso tra il 2000 e il 2007, la Gemmo ha eseguito per conto delle forze armate USA lavori per oltre 36.848.000 dollari. 73 i contratti sottoscritti per interventi che spaziano dalla realizzazione di infrastrutture ed edifici per le truppe, alla manutenzione di piste aeree, la riparazione di oleodotti, l’esecuzione di servizi vari come la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, la derattizzazione, ecc…”

Di seguito alcuni esempi di commesse appaltate dall’esercito americano alla Gemmo Spa:

-1996-2002 – Lavori di servizio globale presso la base militare sita sull’isola di Santo Stefano.

-2002-2008 – isola La Maddalena. Lavori di servizio globale presso la base navale U.S.A. sita sull’isola della Maddalena in Sardegna.

-2007-2011 – Vicenza. Lavori per la costruzione del nuovo complesso scolastico-militare sito all’interno della base USA Camp Ederle a Vicenza.

-2013-2018 – Sigonella (CT). GEMMO SPA è il leader del consorzio (Gemmo spa, Di Bella spa) a cui è stata aggiudicata la commessa del valore di 15 milioni di dollari posta in gara dalla Marina degli Stati Uniti per interventi di manutenzione straordinaria presso la base americana di Sigonella.

Non solo, attraverso un altro consorzio: “ATI Team Bos Sigonella” (Gemmo spa, LA.RA srl, Del-Jen Inc.) l’azienda vicentina si è aggiudicata dalla US Navy, la commessa per il trasporto di armamenti, materiali ed attrezzature, la gestione dei servizi ambientali, il controllo delle sostanze nocive, la raccolta e il riciclaggio dei rifiuti nelle basi sicule di Sigonella, Augusta, Niscemi e Pachino (Ragusa).

In un territorio ultra-militarizzato come quello vicentino, in cui le forze armate statunitensi sono presenti in modo massiccio fin dalla fine del secondo conflitto mondiale, si sono instaurate solide relazioni con il mondo dell’imprenditoria locale. La Gemmo è solo una delle tante imprese vicentine che devono una buona fetta del proprio bilancio alla generosità dello “Zio Sam” ed al florido mercato della guerra.

Denunciare le complicità ed il contributo che il nostro territorio fornisce all’imperialismo statunitense ed alle politiche neo-coloniali della NATO è un primo passo, un piccolo contributo per tentare di incrinare il dominio che i signori della guerra globale impongono alle popolazioni di tutto il mondo a partire proprio dalla nostra città.

 

Boicottiamo la GEMMO e le produzioni belliche

NESSUNA PACE PER CHI VIVE DI GUERRA!