Materiali consigliati

In questa sezione riportiamo contributi e spunti nei quali ci siamo imbattuti strada facendo. Come piccole lanterne nella notte, questi testi hanno messo in luce aspetti nuovi ed inaspettati delle questioni con le quali ci siamo ritrovati a confrontarci. Per questa loro caratteristica particolare sentiamo l’esigenza di condividerli e divulgarli pubblicandoli anche su questa piattaforma.

TAV – Treno ad Alta Velocità

La lotta contro il TAV in Val di Susa ha visto fiorire un’insorgenza nuova, ricca e potente, fatta di rapporti e relazioni segnate da una profonda solidarietà e da una complicità intima e feconda. E’ questa dimensione squisitamente, profondamente umana dello stare insieme, spalla a spalla, ai presidi, nelle assemblee, sulle barricate, ad aver segnato il successo e la tenuta del movimento NO TAV valsusino.

Da questa esperienza intensa e profonda, parole e nomi acquistano nuovi significati, un nuovo vocabolario nasce nella lotta. Nomi e parole entrano a far parte della cassetta degli attrezzi del movimento NO TAV. Ecco un contributo prezioso, anche se un poco attempato, per avvicinarci al mondo delineato da quel linguaggio nuovo, insorgente:

Glossarietto_NO TAV

Marx dice che le rivoluzioni sono la locomotiva della storia universale. Ma forse le cose stanno in modo del tutto diverso. Forse le rivoluzioni sono il ricorso al freno d’emergenza da parte del genere umano in viaggio su questo treno.

La questione dell’Alta Velociatà ferroviaria affonda le proprie radici all’interno dello della dinamica dei rapporti tra classi sociali. Per guardare al TAV come al frutto di un processo sociale e storico condividiamo questo illuminante contributo:

Tirare il freno di emergenza_lampi di storie sulle ferrovie in Italia

Antimilitarismo e guerra

Oggi che sempre più il muro della divisione sociale è quello della conoscenza tecno-scientifica, ci sembra imprescindibile che la contestazione alla guerra si sproni per attaccare quella conoscenza. Una cono-scenza che sta alla base del rapporto tra Stato e Capitale. Ecco perché la ricerca ad applicazione militare e duale ci sembra essere uno dei pilastri del militarismo odierno ancor più di quanto non lo sia stata in passato […]. Ecco perché smascherarla può costituire un punto di forza nella lotta contro l’apparato statal-militar-industriale, nell’osservare con attenzione i suoi nervi più scoperti, i suoi interessi, la sua linfa vitale e i suoi “retroscena”. Quei dietro le quinte che preparano il palcoscenico dei conflitti glo-bali. Contro la guerra per attaccare la salute dello Stato, contro lo Stato per colpire l’essenza della guerra.

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