Ai morti di Modena e ai suoi rivoltosi

Riceviamo e di seguito pubblichiamo

Ai morti di Modena e ai suoi rivoltosi

È passata poco più di una settimana dalla rivolta nel carcere di Modena e i media si son già dimenticati del massacro avvenuto in quel carcere e negli altri dove la rivolta è divampata pochi giorni fa. Nove morti solo a Modena. Chi scrive, alcuni di loro li ha conosciuti perché se li è trovati nella cella a fianco fino ad un mese fa e in questi giorni, ci ha perso il sonno nel pensarli. Uomini con i quali si cercava di discutere su cosa si potesse fare per migliorare la situazione che si stava creando nel periodo precedente. Continue reading “Ai morti di Modena e ai suoi rivoltosi”

L’esercito turco e gli addestramenti nella scuola di Vicenza

Riot Control training in Turchia
Riot Control training in Turchia

Il 9 ottobre è iniziata l’operazione “Sorgente di pace”, scatenata dalla Turchia di Erdogan nel Nord-est della Siria, il cui intento è spezzare la Resistenza curda.

In Siria è in corso una guerra in cui le potenze internazionali si contendono la spartizione di petrolio e materie prime. Continue reading “L’esercito turco e gli addestramenti nella scuola di Vicenza”

SULLO STATO DI POLIZIA – riflessioni dopo i fatti del 26 aprile

RICEVIAMO E DIFFONDIAMO:

SULLO STATO DI POLIZIA

riflessioni dopo i fatti del 26 aprile

 

In questi tempi di una cosa siamo certi: l’aria si è fatta pesante.

Chiusura dei porti, soppressione del permesso di soggiorno per motivi umanitari, sentimenti di odio verso chi emigra alla ricerca di una vita dignitosa, leggi sulla legittima difesa che di fatto sono solo un pretesto per estendere l’utilizzo delle armi, aggressioni a danno delle persone migranti, razzismo di Stato, avanzamento della destra neofascista, decreti che cancellano le conquiste delle donne, tagli alla sicurezza dei lavoratori da un lato e finanziamenti al controllo sociale e alla guerra dall’altro. Vediamo come le politiche del governo giallo-verde si pongano perfettamente in linea con quelle dei governi precedenti, prendendo semmai pieghe sempre più reazionarie e antipopolari. Altro che governo del cambiamento! La tendenza che si registra è un peggioramento delle condizioni di vita delle persone migranti, degli sfruttati, di chi si oppone a questo sistema marcio e di tutti gli indesiderati che vivono un’esistenza ai margini.

Di fronte ad un mondo che si polarizza sempre di più (da un lato chi opprime e dall’altro chi questa oppressione la paga sulla propria pelle), la rabbia rischia di esplodere in ogni momento. Chi governa quindi si attrezza per creare un vero e proprio Stato di polizia, al fine di sorvegliare e punire chiunque metta in discussione le sue basi di appoggio. Tutto questo ci viene confermato dagli sgomberi degli spazi occupati (come a Torino e Padova), dalla militarizzazione delle città, da spazi urbani sempre più videosorvegliati e controllati, dagli arresti di compagni e compagne che partecipano attivamente alle lotte (nel caso di Trento, Torino e Vicenza), dai provvedimenti disciplinari nei confronti dei lavoratori (come per l’insegnante antifascista di Padova) e, nel caso della nostra cittadina di provincia, da denunce per uno sputo, partito in concomitanza con il passaggio di un’assessora regionale fascista.

 

Quello che ci sentiamo di dire è che in tempi dove sembrano prevalere le tenebre, è più che mai necessario fare una scelta partigiana, assumendosene il rischio. Ciascuno come può e come vuole. E’ necessario ritrovare quell’antica unione e complicità fra sfruttati che aiuta a sconfiggere la paura per meglio contrattaccare.

In tempi dove il Fascismo viene sdoganato dobbiamo scegliere da che parte stare.

Noi abbiamo già scelto.

 

DALLA PARTE DI CHI LOTTA E RESISTE! CONTRO SFRUTTAMENTO, FASCIO-LEGHISMO E STATO DI POLIZIA!

 

COMPLICI E SOLIDALI CON FRA, STE, LOLLO E DISHA! CON I COMPAGNI E LE COMPAGNE DELL’OPERAZIONE RENATA E SCINTILLA! E CON CHI VIENE COLPIT* DALLA REPRESSIONE

 

 

alcun* antifasciste/i