Presentazione di “Trame: Sfilare il tessuto del militarismo”

Sardegna e Vicenza, realtà lontane per storia e geografia ma accomunate da militarizzazione e un ruolo importante nei nuovi scenari di guerra.

Consapevoli che la lotta contro l’occupazione militare nella nostra isola passa per una più ampia lotta contro il militarismo e la militarizzazione di ogni territorio, cogliamo l’occasione per discutere con i redattori del Dossier Trame per conoscere una realtà importante come quella vicentina e per costruire nuove trame di solidarietà.

Vi aspettiamo come sempre agguerriti e incuriositi presso lo Spazio Sociale S’IdeaLibera, Via Casaggia 12.
Dopo il dibattito seguirà magnozia e beozia
Cullettivu S’IdeaLibera
Un breve estratto dall’introduzione del Dossier:
Nello scrivere il seguente opuscolo, abbiamo preso in esame Vicenza e la sua provincia.Volendo così sezionare nel dettaglio una delle città più “ricche e produttive” nel cuore pulsante del territorio veneto. Vicenza è situata geograficamente in una zona di “periferia”, manonostante la distanza dalle luci metropolitane, questa città costituisce un punto di riferimento essenziale per i signori della guerra. Stiamo parlando di un luogo che vive sotto occupazione militare U.S.A. dalla fine del secondo conflitto mondiale. Nel corso dei decenni, gli occupanti yankee hanno messo radici in pianta stabile grazie ad accordi stipulati tra il governo italiano e quello americano. Vicenza è diventata così un grosso raccordo di basi militari, al punto tale da essere considerata uno degli avamposti strategicamente più importanti nel vecchio continente per il controllo americano e l’intervento diretto in Europa orientale, Africa e Medio Oriente.
Ciò che vogliamo proporre con questo materiale è una mappatura del militarismo – inteso come presenza militare nel tessuto sociale, economico e culturale del territorio – dell’organizzazione di cui si è dotato e dei lunghi tentacoli.
Il suo spettro si manifesta sotto differenti sembianze in ogni anfratto della città.
La complessità del territorio vicentino sta proprio nel fatto che potremmo definirlo esso stesso un “fronte di guerra”. Con la specifica, però, che da qui la guerra viene diretta, coordinata, monitorata, insegnata e foraggiata attraverso l’imponente supporto logistico. Qui non mancano siti militari, istituti volti all’istruzione di personale di polizia, esercitazioni, addestramenti internazionali e industrie belliche. Nemmeno le scuole pubbliche sono immuni dall’assillante presenza militare. A dimostrazione di ciò, durante ogni anno scolastico, non mancano le occasioni per propagandare l’importanza delle forze armate e rilanciare la retorica securitaria tra gli studenti degli istituti vicentini.